HELLAS /=\ VERONA
Finalmente si può festeggiare! La squadra, fuggita col pullman dal vittorioso Pino Zaccheria di Foggia, è ricomparsa solo oggi insieme al mister nella piazza dell'Arena. Gli scaligeri - questo ce lo ha raccontato con un ampio sorriso una delle bandiere storiche del gruppo, El Trenza Palacio - con la Coppa nazionale appena conquistata, erano partiti per godersi due settimane di festa nella residenza estiva di Quagliarella a Castellammare di Stabia, come promesso dall'esperto bomber in caso di vittoria dell'ambito trofeo. Nell'attesa della ricomparsa dei vincitori, Verona si era ricoperta di striscioni inneggianti i suoi beniamini, capaci di affondare per un punticino grosso come un macigno (nell'unica partita che contava davvero) quella squadra di spacconi, chiacchieroni, frigne esaltate, checche isteriche con evidenti problemi di ego, nonché gufi nazionali che credono di rappresentare Milano. Qual soddisfazione, quali orgasmi senza sfioramento dei genitali, quali parole di giubilo da chi nella città per un anno ha lasciato che le gufate entrassero da un orecchio e uscissero dall'altro, quasi come il sussurro di una meretrice mentre rivolge un "tesoro sei unico.." al cliente che le porge il malloppo... Ora, col petto gonfio e le gonadi svuotate, i nostri campioni si sono presi l'abbraccio di tutta la città, prima Veneta a trionfare dalla nascita della Lega e ancora più orgogliosa del suo grande allenatore, capace di portare la Coppa tra le mani di una neopromossa dopo aver eliminato in semifinale un Perugia stratosferico che, dopo l'andata vittoriosa, sembrava avere un piede già ben piantato sul prato dello Zaccheria. Per questo motivo la città ha voluto racchiudere il suo grazie - ad ognuno dei membri della squadra e dello staff - con una gigantografia dell'artefice della forza di questo magnifico gruppo, colui che nell'ombra e nel silenzio ha tirato le fila senza mai cercare la pubblicità......
GRAZIE VAVA, GRAZIE RAGAZZI ! ! !
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